Il ruolo delle donne Stem nelle organizzazioni

Il ruolo delle donne Stem nelle organizzazioni

Quali sono le motivazioni e le aspettative delle ragazze che intraprendono studi e carriere Stem? A questa e ad altre domande risponde #ValoreD4STEM, l’indagine promossa da Valore D che ha restituendo una fotografia della presenza delle donne Stem nelle organizzazioni. L’88,2% delle intervistate è laureata, prevalentemente in ingegneria, mentre alcune di loro hanno conseguito ulteriori titoli, come master, dottorato di ricerca o hanno frequentato una scuola di specializzazione post-laurea. Solo il 38% però ricopre una posizione manageriale, la maggior parte riveste un ruolo impiegatizio (57,8%) e non gestisce né un team né un budget (59,6%). Inoltre, il 66% è impegnata in una relazione, ma oltre la metà non ha figli.

Un mondo non estraneo a pregiudizi o stereotipi

Anche il mondo delle donne Stem non è estraneo a pregiudizi o stereotipi. Nonostante il campione sia femminile, emerge una chiara preferenza a lavorare con gli uomini rispetto che con le donne, preferenza espressa dal 4% del campione. Anche in termini di leadership emergono alcuni stereotipi: il 27% dichiara che alle donne si addice uno stile di leadership empatico e accogliente, e quasi il 16% afferma che a un uomo si addica più uno stile deciso e assertivo. Sul work-life balance emerge un altro stereotipo di genere: il 19,2% ritiene che per gli uomini non sia importante ricoprire un ruolo che consenta un equilibrio tra vita professionale e famiglia.

Un interesse che nasce a scuola

L’interesse per le materie Stem nasce già durante la scuola elementare, tuttavia oltre il 70% delle donne con un titolo di studio scientifico-tecnologico ha maturato la consapevolezza di volersi dedicare a queste discipline durante la scuola media e soprattutto alle scuole superiori. La scuola gioca quindi un ruolo molto importante nella scelta di intraprendere un percorso di studi di questo tipo, e l’84% delle intervistate ha iniziato da subito un percorso lavorativo in questo ambito. La prospettiva di una buona remunerazione non è però tra le prime tre motivazioni per cui le donne scelgono una professione di questo ambito (7%), mentre lo sono istruzione e formazione (73,5%), attitudine (43,3%), passione (35,3%), prospettive di carriera (21,3%) e desiderio di contribuire alla soluzione dei problemi della società (15,8%).

Soddisfazione e ostacoli

Confrontando le donne con ruolo Stem con le donne che non lo ricoprono le prime sono più soddisfatte della loro scelta professionale (50,4% contro 38,5%). Circa un 20% però attualmente non ricopre un ruolo, anche se il background formativo o professionale è in ambito Stem. Ma come mai queste donne non lavorano più in ambito Stem? Per il desiderio di fare esperienze diverse (35,9%), un percorso di carriera in un altro dipartimento (35%) o un percorso di crescita manageriale (27,8%), altre però hanno indicato la “non possibilità di crescita” (21,5%), la necessità di trovare un ambiente più inclusivo (6,1%), la fatica di lavorare in un contesto culturale tradizionalmente maschile (5,6%) e la forte competitività (2,2%).

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