Anche per il 2023 esiste Resto al Sud, un’operazione gestita da Invitalia che rappresenta un’opportunità di grande rilevanza per sostenere la creazione e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali e professioni autonome in diverse regioni d’Italia. Promuove nello specifico la crescita economica e l’innovazione nelle regioni meridionali del Paese.
Resto al Sud 2023 mira principalmente a incentivare l’apertura di nuove imprese nelle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nonché nelle zone colpite dal cratere sismico del Centro Italia, che include Lazio, Marche, Umbria, e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Destinato ai maggiorenni fino a 55 anni
Questo programma è destinato ai cittadini con età compresa tra i 18 e i 55 anni e dispone di un budget totale per il 2023/2024 di 1 miliardo e 250 milioni di euro. Le attività che possono beneficiare del finanziamento attraverso “Resto al Sud” comprendono vari settori, tra cui industria e artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca, acquacoltura, servizi per aziende e privati, turismo, commercio e professioni autonome, sia individualmente che in forma societaria. È importante notare che le attività agricole non rientrano tra le categorie finanziabili attraverso questo programma.
Gli importi finanziabili
Il finanziamento fornito da Resto al Sud 2023 può coprire completamente i costi associati al progetto presentato, con un limite massimo di 50.000 euro per ciascun richiedente. Tuttavia, questo importo può salire fino a un massimo di 200.000 euro nel caso di società composte da un massimo di quattro membri. Per le imprese gestite individualmente, il massimo finanziamento erogabile è fissato a 60.000 euro. Inoltre, è previsto un contributo aggiuntivo non rimborsabile per le esigenze di capitale circolante, che varia in base alla struttura dell’impresa. Le spese ammissibili per il finanziamento includono lavori di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di immobili (non oltre il 30% del budget totale del progetto), acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature, acquisto di software e servizi legati alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché spese operative (limite massimo del 20% del budget totale del progetto). Va notato che le spese relative a progettazione e promozione, consulenze e costi del personale dipendente non sono considerate ammissibili per il finanziamento.
La quota di contributo a fondo perduto
Le agevolazioni fornite da Resto al Sud coprono integralmente le spese ammissibili attraverso un contributo a fondo perduto che copre il 50% delle spese e un finanziamento bancario che copre il restante 50%, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, con interessi interamente sostenuti da Invitalia.
Per presentare una domanda di finanziamento, è necessario seguire una procedura online attraverso il sito web di Invitalia e utilizzare un’identità digitale come SPID, CNS o CIE. La domanda deve includere il piano aziendale e i documenti correlati, e richiede una firma digitale e un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). Una volta completata e inviata la domanda, verrà assegnato un numero di protocollo elettronico. Inoltre, è possibile apportare modifiche ai contatti dopo l’invio della domanda.
Le domande presentate sono valutate in base all’ordine cronologico di ricezione, entro un periodo di 60 giorni dalla data di presentazione.