Settembre nero per il clima di fiducia di consumatori e imprese

Settembre nero per il clima di fiducia di consumatori e imprese

Settembre si apre sotto il segno del pessimismo: lo evidenzia l’ultimo report dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) che ha misurato il clima di fiducia da parte dei consumatori e delle imprese. Lo scenario che ne emerge non è dei più incoraggianti: si registra infatti un drastico calo nei parametri. 

Per i consumatori ribasso di oltre 3 punti

“L’indice di fiducia dei consumatori, dopo il rimbalzo di agosto, diminuisce nuovamente posizionandosi sullo stesso livello dello scorso luglio. Si rileva un deciso peggioramento soprattutto delle opinioni sulla situazione economica generale e delle aspettative sulla disoccupazione” commenta l’Istat. Nel dettaglio, il sentiment di fiducia dei consumatori è passato da 98,3 a 94,8. Le stime dell’Istituto di Statistica parlano di un peggioramento di tutte le variabili ad eccezione dei giudizi sulla situazione economica familiare e delle opinioni relative al risparmio. Coerentemente, anche i quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti presentano un’evoluzione negativa: il clima economico e futuro registrano i cali più accentuati passando, rispettivamente, da 92,9 a 81,3 e da 96,4 a 91,8; il clima personale e quello corrente si riducono moderatamente (rispettivamente da 100,2 a 99,3 e da 99,7 a 96,9).

Fiducia giù per quasi tutti  comparti imprenditoriali

Non va meglio sul fronte del clima di fiducia delle imprese, passato da 109,2 a 105,2. “A settembre l’indice di fiducia delle imprese diminuisce per il terzo mese consecutivo raggiungendo il valore più basso da aprile 2021. L’andamento dell’indice complessivo è determinato dall’evoluzione negativa della fiducia nella manifattura, nei servizi (in entrambi i comparti l’indice è in calo per il terzo mese consecutivo e raggiunge un minimo, rispettivamente, da febbraio 2021 e da gennaio 2022) e nel commercio al dettaglio” è il commento dell’Istat. 
Nelle imprese, la fiducia è in peggioramento in tutti i comparti indagati ad eccezione delle costruzioni dove l’indice sale da 155,8 a 159,5. Più in dettaglio, nel settore manifatturiero e nel commercio al dettaglio l’indice cala, rispettivamente, da 104,0 a 101,3 e da 113,4 a 110,6; nei servizi di mercato la diminuzione è più spiccata con l’indice che si riduce da 103,0 a 95,9. Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nelle costruzioni tutte le variabili sono in miglioramento. Invece, nella manifattura peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le aspettative sul livello della produzione; le scorte sono giudicate in lieve decumulo. In relazione ai servizi di mercato, tutte le componenti registrano una dinamica negativa mentre nel commercio al dettaglio peggiorano i giudizi e le attese sulle vendite e le scorte sono giudicate in diminuzione.

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