Primo trimestre 2023: com’è il Conto trimestrale delle Amministrazioni Pubbliche?

Primo trimestre 2023: com’è il Conto trimestrale delle Amministrazioni Pubbliche?

Nel primo trimestre del 2023 l’indebitamento delle Amministrazioni Pubbliche in rapporto al Pil ha mostrato un peggioramento rispetto allo stesso trimestre del 2022. Questo, per la minore incidenza delle entrate dovuta a una riduzione della pressione fiscale.
Grazie al sensibile rallentamento della dinamica dei prezzi il potere d’acquisto delle famiglie italiane è aumentato del 3,1% rispetto al trimestre precedente. E la propensione al risparmio delle famiglie, pur continuando il suo calo in termini tendenziali, ha segnato il primo aumento in termini congiunturali dopo diversi trimestri di diminuzione, attestandosi nel primo trimestre del 2023 al 7,6%.

Indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil: -12,1%

Il Conto delle Amministrazioni Pubbliche e le stime relative alle famiglie e alle società sono parte dei Conti trimestrali dei settori istituzionali. I dati relativi alle Amministrazioni Pubbliche sono commentati in forma grezza, quelli relativi alle famiglie e alle società in forma destagionalizzata.
Nel primo trimestre 2023 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -12,1% (-11,3% nello stesso trimestre del 2022).
Il saldo primario delle Amministrazioni Pubbliche, ovvero l’indebitamento al netto degli interessi passivi, è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -8,8% (-7,6% nel primo trimestre 2022).
Il saldo corrente delle Amministrazioni Pubbliche è stato anch’esso negativo, con un’incidenza sul Pil del -6,0% (-5,9% nel primo trimestre del 2022).

Cresce il potere d’acquisto delle famiglie: +3,1%

In Italia la pressione fiscale nel primo trimestre 2023 è stata pari al 37,0%, in riduzione dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è invece aumentato del 3,2% rispetto al trimestre precedente, mentre la spesa per i consumi finali è cresciuta dello 0,6%. La propensione al risparmio delle famiglie è stata pari al 7,6%, in aumento del 2,3% rispetto al trimestre precedente.
A fronte di una sostanziale stabilità dei prezzi (la variazione congiunturale del deflatore implicito dei consumi è pari al +0,1%), il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto del 3,1%.

Società non finanziarie: quota di profitto -0,9%

La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 43,7%, è diminuita dello 0,9% rispetto al trimestre precedente.
Il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 24,0%, è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. La quota di profitto delle società non finanziarie ha segnato il primo calo congiunturale dal primo trimestre del 2021, raggiungendo il 44,6%. Anche il tasso di investimento ha segnato una lieve diminuzione per il rallentamento della spesa per investimenti.

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