Il pisolino fa bene solo se è breve

Il pisolino fa bene solo se è breve

Nuova scoperta della scienza: iil classico pisolino pomeridiano è un toccasana solo se non supera i 30 minuti di durata. A dirlo sono i ricercatori del Brigham and Women’s Hospital, che hanno condotto uno studio mirato su benefici della siesta e relativa durata. In sintesi, è emerso che sonno prolungati possono essere nocivi, mentre sonnellini post pranzo di non più di mezz’ora assicurano diversi benefici. Ad esempio, minori probabilità di ingrassare o di avere la pressione alta.

Dormire troppo a lungo non aiuta la salute

Gli scienziati hanno scoperto che le persone che si concedono una lunga siesta dopo pranzo hanno indici di massa corporea più elevati e hanno maggiori probabilità di avere la sindrome metabolica rispetto a quelle che non fanno la siesta. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Obesity. Gli esperti hanno analizzato i dati di oltre 3.000 adulti di una popolazione mediterranea, esaminando la relazione tra la siesta e la durata della stessa con l’obesità e la sindrome metabolica. Si è così scoperto che chi fa facevano pisolini di durata superiore ai 30 minuti ha maggiori probabilità di avere un indice di massa corporea più alto, una pressione sanguigna maggiore e di incorrere in altre condizioni associate a malattie cardiache e diabete rispetto a chi non dorme.

Less is more

“Meno è meglio”, affermano gli inglesi, e la regola vale pure per il pisolino. Negli studi, “abbiamo rilevato che chi effettua pisolini brevi ha meno probabilità di avere una pressione arteriosa sistolica elevata rispetto a chi non fa nessun sonnellino” ha detto l’autrice principale dello studio, Marta Garaulet, professore presso la Division of Sleep and Circadian Disorders del Brigham and Women’s Hospital. Mentre chi si concede troppo tempo a letto a metà giornata ottiene gli effetti contrari. Gli scienziati hanno scoperto che le persone che si concedono una lunga siesta dopo pranzo hanno indici di massa corporea più elevati e hanno maggiori probabilità di avere la sindrome metabolica rispetto a quelle che non fanno la siesta. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Obesity. Gli esperti hanno analizzato i dati di oltre 3.000 adulti di una popolazione mediterranea, esaminando la relazione tra la siesta e la durata della stessa con l’obesità e la sindrome metabolica. 

Un’indicazione preziosa anche per chi lavora

 “Questo studio mostra l’importanza di considerare la durata del pisolino e solleva la questione se brevi ‘dormite’ possano offrire vantaggi specifici. Molte istituzioni stanno prendendo atto dei benefici dei brevi sonnellini, principalmente per la produttività del lavoro, ma anche sempre più per la salute generale”, ha affermato il coautore Frank Scheer, PhD, neuroscienziato e professore nel Programma di cronobiologia medica presso la Brigham’s Division of Sleep.

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