Quali tipi di impianti fotovoltaici esistono?

L’energia solare è una fonte di energia rinnovabile e pulita che anche in Italia stiamo sfruttando sempre più. Gli impianti fotovoltaici sono proprio la tecnologia che permette di convertire l’energia solare in energia elettrica.

Esistono principalmente tre tipi di impianti fotovoltaici, ciascuno con le proprie caratteristiche e vantaggi, e di seguito andremo a capire quali sono e come funzionano.

Impianti fotovoltaici connessi alla rete (grid-connected)

Gli impianti fotovoltaici connessi alla rete sono i più comuni. Sono collegati alla rete elettrica nazionale e forniscono energia elettrica sia all’abitazione che alla rete.

L’energia prodotta dall’impianto viene consumata in loco, e l’eventuale eccedenza viene immessa in rete. In questo modo, l’utente può compensare i consumi di energia elettrica e risparmiare sui costi della bolletta.

Impianti fotovoltaici stand-alone

Gli impianti fotovoltaici stand-alone sono progettati per funzionare in assenza di rete elettrica, dunque in questo caso c’è il distacco dal servizio nazionale. Sono utilizzati in luoghi isolati, come case in campagna o in montagna, in luoghi in cui la rete elettrica è inaffidabile o laddove si voglia comunque passare interamente al fotovoltaico..

Questi impianti sono ovviamente dotati di un sistema di accumulo dell’energia (delle potenti batterie), che permette di immagazzinare l’energia prodotta durante il giorno e utilizzarla di notte o nei giorni di scarsa luce.

Impianti fotovoltaici con accumulo

Gli impianti fotovoltaici con accumulo sono una combinazione di impianti fotovoltaici stand-alone e impianti fotovoltaici connessi alla rete. Sono dotati di un sistema di accumulo dell’energia, che permette di immagazzinare l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e utilizzarla in loco o immettere in rete l’eccedenza.

Questi impianti sono una soluzione ideale per gli utenti che vogliono ridurre la propria dipendenza dalla rete elettrica, aumentare la propria autonomia energetica e al tempo stesso ricavare degli utili.

Quanto si può risparmiare con un impianto fotovoltaico?

Il risparmio energetico annuo che si può ottenere con un impianto fotovoltaico dipende da diversi fattori, tra cui:

  • La dimensione dell’impianto: un impianto più grande produrrà più energia e consentirà un risparmio maggiore.
  • Il consumo energetico dell’abitazione: un’abitazione con un consumo energetico elevato otterrà un risparmio maggiore.
  • La posizione dell’impianto: un impianto installato in una zona con molta insolazione produrrà più energia.

In generale, una famiglia di 4 persone con un consumo energetico medio può risparmiare circa il 50% dei costi della bolletta elettrica con un impianto fotovoltaico di circa 3 kW.

Ad esempio, una famiglia di 4 persone con un consumo energetico medio di 3.000 kWh all’anno può risparmiare circa 1.500 euro all’anno con un impianto da 3 kW.

Il risparmio energetico può essere ancora maggiore se si installa un impianto fotovoltaico con accumulo.

Materiali utilizzati negli impianti fotovoltaici

Le celle fotovoltaiche sono realizzate principalmente in silicio, un materiale semiconduttore. Il silicio è il materiale più utilizzato per la produzione di tali celle perché è relativamente economico, abbondante e ha un’elevata efficienza energetica.

Esistono tre tipi principali di celle fotovoltaiche in silicio:

  • Monocristalline: le celle monocristalline sono costituite da un unico cristallo di silicio. Hanno un’efficienza energetica maggiore rispetto alle altre due tipologie e sono più costose.
  • Policristalline: le celle policristalline sono costituite da diversi cristalli di silicio. Hanno un’efficienza energetica inferiore rispetto alle celle monocristalline e di conseguenza costano meno.
  • Amorfe: le celle amorfiche sono costituite da una pellicola sottile di silicio. Hanno un’efficienza energetica inferiore rispetto alle altre due tipologie, ma lavorano bene anche in luoghi con poca luce solare.

Oltre al silicio, gli impianti fotovoltaici possono essere realizzati anche con altri materiali, come il tellurio di cadmio, il rame indio gallio selenio (CIGS) e il silicio organico.

Durata di un impianto fotovoltaico

L’installazione di un impianto fotovoltaico richiede in genere 1-2 giorni. I tempi possono variare a seconda della dimensione dell’impianto e della complessità dell’installazione.

Un impianto fotovoltaico ha una durata media di 25-30 anni. Tuttavia, con una adeguata manutenzione e la pulizia regolare, può durare anche di più.

Conclusione

I tipi di impianti fotovoltaici esistenti sono dunque tre, ed ogni tipo di impianto ha le proprie caratteristiche. La scelta del tipo di impianto più adatto dipende dalle esigenze specifiche dell’utente e dalle condizioni del luogo.

Certamente i vantaggi in termini di riduzione dei costi per l’approvvigionamento energetico rappresentano un motivo più che valido per passare al fotovoltaico, così come la riduzione delle emissioni di gas serra.

Se stai pensando di installare un impianto fotovoltaico a Torino, è importante rivolgersi a un installatore qualificato che possa consigliarti il tipo di impianto più adatto alle tue esigenze tenendo conto dell’esposizione solare nell’area in cui vivi.

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